GS Fraveggio
Monte Gazza Wild Running

Enzo Romeri e Wiktoria Piegjac i primi nomi sull'albo d'oro

Tocca al trentino di Fai Enzo Romeri e alla polacca, rendenese di adozione, Wiktoria Piegjac inserire il proprio nome in cima all'albo d'oro della «Monte Gazza Wild Running», la nuova gara lanciata dal G.S. Fraveggio per valorizzare una delle montagne più suggestive ed anche più selvagge, del Trentino. Per il portacolori del Team CMP Trail, classe 1973, si tratta di un successo che segue quelli già conquistati alla «Cima d'Asta Skyrace» e alla «Comano Ursus Extreme Trail», a dimostrazione di uno stato di forma eccellente, conquistato lottando spalla a spalla con Enrico Cozzini del G.S. Fraveggio, che, pur impegnato su una distanza per lui insolita, ha combattuto fino alla fine senza concedere nulla a Romeri. Per la vetinovenne polacca della Valetudo Skyrunning, invece, è stato un po' più facile rimanere in testa dall'inizio alla fine, tenendo a distanza Lorenza Beatrici dell'Atletica Trento, e chiudere al comando al tredicesimo posto assoluto.
C'era molta curiosità, fra i cento iscritti alla gara, in merito al tipo di percorso e alle condizioni meteo che avrebbero dovuto affrontare, dato che si è trattato per tutti della prima volta. Il cielo nuvoloso ha garantito temperature idonee, il tracciato, studiato con attenzione, ha divertito i concorrenti, che hanno potuto scoprire il fascino di ambienti lontani dal turismo di massa, ma non per questo meno affascinanti. Dopo la partenza da Fraveggio il gruppo si è diretto a Lon, poi ha affrontato la lunga salita verso Passo San Giacomo, punto più alto del percorso a quota 1.963 metri, la Bocca di San Giovanni, il Monte Ranzo, poi ancora Malga Ranzo e Malga Bael, scendendo poi a Margone ed infine a Fraveggio. Enzo Romeri ha dovuto inseguire Enrico Cozzini fino a metà della salita, poi lo ha raggiunto ed è arrivato a Passo San Giacomo con un leggero vantaggio sull'avversario: da qui in poi è iniziato un gioco ad elastico, dato che il margine aumentava in discesa, per poi diminuire o addirittura vedersi annullato al termine delle salite. Romeri ha coperto i 25 chilometri con 2.000 metri di dislivello positivo in 2 ore 25 minuti e 26 secondi, un minuto e 22 secondi in meno rispetto a Cozzini. Terzo in 2 ore 34' 54”, al termine di una sfida con Christian Modena simile a quella per il primo posto, Luca Miori del G.S. Fraveggio, che questa gara ha contribuito a organizzare e soprattutto a tracciare, seguito a breve distanza proprio dal portacolori del Team New Balance (2 ore 35' 32” il suo tempo). Un giovane che promette bene, il ventitrenne Alessandro Giovannini, si è portato a casa una quinta piazza di valore (2 ore 39' 47”), precedendo Silvano Beatrici del G.S. Fraveggio (2 ore 46' 27”), Roberto Longhi dello Scais, Marco Rubert della Run Card, Massimo Zorzi del G.S. Fraveggio e Federico Bettega anch'egli del G.S. Fraveggio.
In campo femminile, detto del successo di Wiktoria Piegjac in 3 ore 04' 40” su Lorenza Beatrici, seconda in 3 ore 12' 32”, è stata battaglia per il terzo gradino del podio, che è rimasto a lungo nelle mani di Elisa Parisi (S.C. Formigosa), almeno fino a quando, a un chilometro dall'arrivo, non è stata superata dalla scatenata Giuliana Gionghi (Run Card), che l'ha così preceduta sul traguardo con il tempo di 3 ore 30' 02”, 1 minuto e 24 secondi in meno della ben più giovane avversaria. Quinto posto per Maddalena Sartori del G.S. Fraveggio, sesto per Martina Santoni del Run Card, settimo per Daniela Bernabé dell'Atletica Valle di Cembra, ottavo per Susi Viola del Run Card.
Da segnalare che lo speciale premio riservato al primo over 50 che sarebbe transitato da Monte Ranzo è andato a Roberto Longhi e Monica Scussel.

Le dichiarazioni

«Con Enrico Cozzini è stata una sfida molto tirata, – racconta Enzo Romeri a fine gara – perché in salita va forte. Sono riuscito a superarlo a metà di quella iniziale, scollinando con un minuto e mezzo di margine, ma ogni volta che il tracciato riprendeva a salire lui tornava sotto, basti pensare che a Margone avevo solo 30 secondi di vantaggio. Decisivo è stato lo scatto finale».
«Ho forzato subito il ritmo, sapendo bene che Romeri e Miori in discesa sarebbero andati più veloci – conferma Enrico Cozzini – e la scelta ha pagato, perché sono riuscito a conquistare un secondo posto insperato. La gara è davvero bella, merita un futuro».
Abbastanza simile il racconto di Wiktoria Piegjac: «Ho spinto parecchio in salita, rischiando un po', perché non sapevo quanto sarebbe stata lunga, ma in questo modo sono riuscita a costruirmi subito un discreto vantaggio su Lorenza Beatrici. Per me è il secondo successo stagionale dopo quello conquistato alla Brenta Skyrace».
La runner dell'Atletica Trento spiega: «Ho tenuto sempre il mio ritmo, andando in progressione con prudenza, perché la distanza da percorrere era notevole, Wiktoria era irraggiungibile. Mi sono divertita, perché abbiamo attraversato ambienti molto belli e perché la tracciatura era perfetta».

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