Maratona per il Teatro Valle dei Laghi

Sabato 31 ottobre 2009 con una cerimonia alla quale hanno partecipato i sindaci della Valle dei Laghi, l’assessore provinciale alla cultura, i consiglieri della Comunità di Valle e dei singoli comuni, il presidente e il direttore generale della Cassa Rurale della Valle dei Laghi, oltre a numerosi esponenti dell’associazionismo e del volontariato locale, è stata inaugurata la stagione teatrale 2009/10, del Teatro Valle dei Laghi di Vezzano, affidata per i prossimi tre anni alla Fondazione AIDA di Verona. Con una simbolica maratona di atleti della valle, partiti da Margone di Vezzano, Cavedine e Terlago (che hanno toccato tutti i paesi e frazioni della Valle dei Laghi), in collegamento web radio sul sito internet www.forzaband.com, l’intera comunità ha così simbolicamente abbracciato il proprio teatro. Dalla frazione di Margone, dopo la consegna della bandierina simbolo del Comune di Vezzano da parte del vicesindaco Luciana Rigotti, sono partiti i cinque atleti del GS Fraveggio, Mauro Bressan, Cristian Giovanazzi, Alvaro Santoni, Guido Segalla e Paolo Tonelli, che percorrendo il sentiero di S. Vili hanno raggiunto il paese di Ranzo per scende poi a Castel Toblino e quindi risalire a Vezzano passando per S. Massenza e Padergnone dove ad attenderli c’era l’amministrazione comunale locale, che ha consegnato la propria bandierina e le due atlete che ci hanno accompagnato fino al teatro. La struttura è auspicabile sia luogo di aggregazione sociale, determinante per la crescita culturale di ognuno di noi, sia per i giovani come per gli anziani, per gli appassionati dell’arte, del teatro, del cinema, della musica e del canto. Per valorizzazione il territorio in questo teatro (408 i posti a sedere), dove tutti sono invitati a contribuire con idee e proposte innovative ma anche tradizionali. Una scommessa vincente alla quale bisogna credere, per il bene e lo sviluppo dell’intera comunità.

Nella foto la partenza da Margone, mentre nella sezione fotografica troverete le immagini della nostra “maratona”.